• 20 Settembre

    L’AI arriva nelle scuole italiane.

     

Back to school con sorpresa annunciata dal Ministero dell’Istruzione. Al via il progetto pilota che introduce l’AI nelle scuole italiane, per verificare sul campo il reale valore di una didattica innovativa e di metodi personalizzati di apprendimento. Dunque primi giorni di scuola per l’Intelligenza Artificiale e sperimentazione di due anni in 15 classi medie e superiori di Lombardia, Toscana, Lazio e Calabria. Sarà estesa a tutte le classi nel 2026, se l’Istituto Invalsi darà una valutazione positiva e confermerà i benefici per i sistemi di istruzione e formazione.

Nessuna contraddizione con il recente divieto degli smartphone in aula. Non si tratta di aumentare le occasioni di distrazione o di consentire forme alternative per “copiare” i compiti tramite laptop e tablet, ma di rendere più consapevole l’utilizzo di strumenti intelligenti e generativi che siano complementari alle capacità dei singoli e ne valorizzino il talento creativo e intuitivo. Saranno messi a disposizione assistenti virtuali, realtà aumentata, tool per l’autovalutazione dei progressi e la personalizzazione dei contenuti. Previa accettazione dei genitori, un software installato nei Workspace analizzerà le performance degli studenti e segnalerà ai docenti eventuali difficoltà per suggerire interventi specifici.

Nei programmi scolastici, la priorità verrà data alle lingue straniere e alle cosiddette materie Stem: scienze, tecnologia, ingegneria e matematica. Le aziende pubbliche e private manifestano da tempo la necessità di colmare la carenza di conoscenze professionali. Diventa fondamentale investire nell’istruzione e nello sviluppo di competenze specifiche, per preparare gli studenti ai cambiamenti socio-economici e alle sfide del mondo del lavoro. Senza mettere in discussione la relazione umana insegnanti-alunni, occorre migliorare le capacità degli uni e degli altri di sfruttare soluzioni tecnologiche avanzate, abilitando nuove modalità di applicazione oltre il campo delle attività amministrative e di routine.

La promozione di una didattica evoluta offre maggiori prospettive per una scuola più inclusiva, che possa contribuire a ridurre il Gender Gap e a supportare categorie protette di giovani con disturbi dell’apprendimento o bisogni educativi speciali. A patto che i sistemi di AI e di AI Generativa assicurino risultati corretti, siano affidabili quando guidano i processi decisionali e conformi alle normative europee nel rispetto dei diritti fondamentali.

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